Come Evitare che i Clienti Abusino dell’Aria Condizionata in Hotel: Una Guida Ironica per Gestori Esasperati
Opinioni Inutili

Come evitare che i clienti abusino dell’aria condizionata in hotel: una guida ironica per gestori esasperati

Se sei un gestore d’hotel e hai passato le ultime estati a piangere davanti alle bollette dell’elettricità, mentre i tuoi clienti trasformano le loro suite in grotte polari, questo articolo è per te. O forse no, perché alla fine non ti servirà a nulla, ma almeno ti farà sorridere. Ecco come evitare che i clienti abusino dell’aria condizionata con soluzioni tecnologiche che nessuno ha chiesto, ma che qualcuno ha comunque inventato.

Il Telecomando per il blocco della temperatura: Quando il potere diventa un’illusione

Hai presente quel momento in cui un cliente imposta il termostato a 16°C perché “fa caldo fuori” e tu senti il tuo conto in banca congelarsi più velocemente della stanza? Bene, arriva in tuo soccorso il Telecomando per il blocco della temperatura.

Questo geniale dispositivo permette ai gestori di fissare un limite inferiore alla temperatura, trasformando il telecomando dell’aria condizionata in un oggetto decorativo. Il cliente può premere tutti i pulsanti che vuole, ma il termostato non scenderà mai sotto i 24°C. “Ma io voglio dormire come un pinguino!” dirà qualcuno. E tu, con un sorriso di circostanza, risponderai: “Mi dispiace, qui siamo in un hotel, non in Antartide.”

Sensori a porte e finestre: Perché aprire una finestra non deve essere un diritto umano

E poi ci sono loro: i clienti che accendono l’aria condizionata e lasciano finestre e porte spalancate, come se l’elettricità fosse un dono degli dei. Per questi geni inconsapevoli, esistono i Sensori a porte e finestre.

Questi piccoli dispositivi, simili a quelli che usi per non farti rubare la macchina, rilevano quando una finestra o una porta è aperta e disattivano immediatamente l’aria condizionata. Il risultato? Il cliente si ritrova a sudare come un maratoneta, ma almeno tu non stai raffreddando l’intero quartiere.

“Ma io volevo solo un po’ d’aria fresca!” si lamenteranno. E tu, con la pazienza di un monaco tibetano, risponderai: “L’aria fresca è fuori, signore. Qui dentro paghiamo per l’aria condizionata, non per il vento naturale.”

Bonus: Il cartello Passivo-Aggressivo

Se la tecnologia non basta, c’è sempre il vecchio caro Cartello Passivo-Aggressivo. Un semplice messaggio come: “Gentile cliente, l’abuso dell’aria condizionata contribuisce allo scioglimento dei ghiacciai. Vuoi davvero essere responsabile della fine di un orso polare?” può fare miracoli.

Oppure, per i più diretti: “Se accendi l’aria condizionata e lasci le finestre aperte, ti addebitiamo un supplemento di 50€ per il corso di educazione ambientale.”

Perché tutto questo?

Alla fine, perché sprecare tempo a leggere di soluzioni inutili per problemi che potresti non avere? Forse perché, in un mondo in cui tutti vogliono il massimo del comfort al minimo sforzo, è bello sapere che c’è ancora qualcuno che cerca di mettere un po’ di ordine (e di buon senso) nel caos.

E se anche questo articolo non ti è servito a nulla, almeno hai passato cinque minuti a oziare. Missione compiuta.

Ora, se non ti dispiace, vado a impostare il termostato a 16°C. Che vita sarebbe senza un po’ di ipocrisia?